Il meccanismo autolesionista che impedisce il salvataggio dell’attività
In questi anni di attività sono più le attività che hanno rifiutato il mio aiuto per scongiurare l’inesorabile fallimento. Ho analizzato ognuno di loro, anche se non è semplice capire il reale motivo di questa scelta.
Molti non arrivano a capire il vero intento, tanti hanno perso la fiducia nelle loro capacità cosi da mettere in dubbio la scelta stessa di avermi contattato. Alcuni hanno toccato il fondo e dato che lavoro solo con chi comprende e accetta la condizione del lavoro a credito, non hanno la possibilità di accedere ai fondi necessari. Insomma il quadro generale nazionale è preoccupante, tantissime attività soffrono, molte addirittura pur lavorando discretamente bene.
La soluzione è sempre quella di affidarsi ad un professionista, quando le cose cominciano ad andare male, senza perder tempo, sperare in un cambio di rotta quando non c’è alcun presupposto per una inversione di tendenza. Gli Italiani purtroppo oggi sono abituati a sperare, impossibile essere concentrati sul presente, si lavora sperando in un futuro migliore. Ecco, questo sperare è diventato cronico e viene naturalmente usato sempre. Non c’è da sperare, c’è da attendere, i ricavi se seminiamo, il fallimento se stiamo perdendo potere finanziario.